Less mess more knowledge

Il caso #JobFair di Twitter: CV in 140 caratteri

Il caso #JobFair di Twitter: CV in 140 caratteri

By on Mag 20, 2016 in Blog, Eventi

Ieri Twitter ha dato il via all’iniziativa #JobFair: un hashtag che ha avuto come obiettivo quello di mettere in contatto diretto domanda e offerta di lavoro. Il 19 maggio è stata infatti la giornata europea dedicata alla ricerca del lavoro su Twitter. Chi è alla ricerca di lavoro ha avuto la possibilità di partecipare all’iniziativa ed entrare in contatto con le aziende in fase di recruiting seguendo l’hashtag dedicato e scrivendo, entro i 140 caratteri, il riassunto del proprio curriculum chiamato anche Twesume (termine nato dalla crasi delle parole Twitter e Resume).

Il Twesume non è una novità di Twitter, nato infatti negli Stati Uniti, è arrivato qui in Italia da qualche anno e ha riscosso molto successo per alcune importanti aziende come Disney, L’Oreal e Accenture che lo hanno usato per la ricerca di personale. Questo tweet deve sempre rientrare nei 140 caratteri e racchiudere in breve il curriculum del candidato in maniera originale e brillante. Bisogna quindi saper scegliere le giuste keyword per rientrare all’interno della ricerca ed essere facilmente trovati dai recruiter. I consigli di Twitter per creare un buon Twesume sono:

  • Specificare la posizione per la quale ci si candida
  • Indicare il titolo di studio e le proprie abilità
  • Esplicitare la propria figura professionale
  • Inserire il link della propria pagina Linkedin

Ecco qualche esempio:

twesume-JobFair

Durante la giornata di ieri sono state anche le aziende e le agenzie selezione del personale a twittare attivamente per la ricerca del candidato ideale. Utilizzando sempre l’hashtag #JobFair e inserendo l’area di appartenenza dell’offerta (es. #Marketing , #Finanza , #IT ) e/o il luogo di lavoro (es. #Milano, #Bologna #NordItalia) hanno avuto l’opportunità di facilitare la ricerca e selezionare con più velocità il candidato più in linea con le posizioni aperte.

Un esempio di Tweet di un azienda per il #JobFair:

BNLJobFair

L’evento di ieri è stato l’ennesimo esempio di come l’attività di recruiting e il settore dell’HR sta cambiando.

È finita l’era del vecchio curriculum cartaceo statico, adesso bisogna pensare prima di tutto a curare la propria immagine sul web e saper essere sintetici, brillanti e incisivi scegliendo le parole chiavi più efficaci per essere trovati dai motori di ricerca.

L’era del digitale ha rivoluzionato l’attività di ricerca del personale e il recruitment sta diventando sempre più dinamico e veloce.

Siamo ormai nell’era dell’e-recruiting dove Internet, il settore informatico e i social network stanno sconvolgendo il modo di fare scouting e di entrare in contatto con i potenziali candidati. Non basta più compilare il proprio curriculum su un foglio Word, ma adesso bisogna tenere a mente che la prima lettura del proprio curriculum durante un’attività di recruiting verrà fatta da un software (che sia twitter con gli hashtag o un altro motore di ricerca utilizzato dalle agenzie di selezione del personale) quindi bisogna saper scrivere prima di tutto per loro.

L’informazione fornita dal candidato adesso deve essere compatta e deve focalizzarsi su pochi dati che agiscono come primo filtro, darti che a volte nei curriculum di vecchia generazione vengono sommersi sotto una quantità di descrizioni non necessarie per inquadrare immediatamente il proprio profilo professionale. Creatività, esperienze e softskill vengono considerate in un secondo momento. L’importante è essere trovati prima di tutto dai filtri informatici, e solo una volta catturata l’attenzione usare il dettaglio per fare colpo, specialmente in un’epoca in cui l’opportunità viaggia un giorno su un hashtag e se non si è preparati si rischia di farla scappare.

Share this:
facebooktwittergoogle_pluslinkedin