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Il tesoro nascosto delle candidature spontanee

Il tesoro nascosto delle candidature spontanee

By on Ott 28, 2015 in Blog

Tanto per le compagnie strutturate quanto per le imprese di piccole dimensioni, internet è una risorsa senza pari non solo per farsi conoscere al pubblico, per attirare potenziali clienti e mantenere il contatto con quelli già consolidati, ma anche per l’attività di recruiting tramite la pagina “lavora con noi”, fornendo una vetrina e un ponte verso risorse umane con un profilo interessante.

Anche se affidarsi al passaparola, ad agenzie di recruitment e a Linkedin continua ad essere il primo passo nel momento in cui si apre una posizione vacante, il sito ufficiale dell’azienda ha ancora un ruolo importante tanto per i candidati quanto per l’azienda stessa, essendo uno strumento diretto, e tanto più efficace quanto più è curato e aggiornato.

Vi è tuttavia una differenza, ovvia ma sostanziale, fra i due diversi canali di comunicazione tra società e candidati che possiamo trovare sui siti aziendali, ovvero gli annunci specifici e le candidature spontanee. Mentre i primi riguardano posizioni particolari, per i quali vengono specificati area, mansioni e requisiti, le seconde sono un mezzo propositivo con cui i candidati possono comunicare la propria disponibilità ed inviare il proprio curriculum.

Si tratta, però, di un’arma a doppio taglio, da entrambe le prospettive. Dal punto di vista dei candidati, la candidatura spontanea consente di esprimere interesse nei confronti dell’azienda, e di avere un primo contatto con essa senza dover aspettare l’apertura di una posizione in particolare.

D’altro canto, si tratta di un contatto alquanto labile, poiché la loro candidatura può essere una tra decine o centinaia inviate, ed è probabile che essa arrivi all’azienda in un momento in cui questa non è alla ricerca di personale (e in moltissimi casi la lettera non ottiene neppure un riscontro, neanche negativo, soprattutto se l’azienda non dispone di un ufficio HR). Inoltre, in certi casi la candidatura richiede tempo, poiché al candidato viene richiesto di compilare un form lungo e dettagliato sul sito, anziché caricare direttamente il proprio CV.

Nell’ottica della ditta, invece, il meccanismo della candidatura spontanea rischia per l’appunto di portare una quantità di curricula non necessari, o non in linea con le esigenze aziendali del momento.candidature spontanee

Per contro, è comunque probabile che tra numerose applications ricevute vi sia anche il CV di un candidato che potrebbe essere utile all’azienda, o che ha un profilo adatto a una posizione che si aprirà nell’immediato futuro (ma per la quale non è ancora stato pubblicato un annuncio ad hoc).

In questo caso potrebbe trattarsi di candidati di alto valore, che hanno “scelto” quell’azienda, quindi interessati al settore e motivati. Il rischio evidente è quindi che la sintonia e l’inizio di un rapporto di lavoro siano subordinati alla fortuna per entrambe le parti di essere al posto giusto al momento giusto, di “incontrarsi” quando sia l’azienda che il candidato sono alla ricerca della controparte.

Una gestione efficiente dei curricula da parte dei selezionatori diventa quindi essenziale, in primo luogo per l’azienda, ma di riflesso anche per quei candidati che avrebbero le caratteristiche idonee per lavorare con essa. La capacità di cercare velocemente tra un gran numero di candidature spontanee consente infatti all’azienda di individuare i profili migliori, in caso di necessità, per un certo ruolo o posizione, e ai candidati in questione di avere un riscontro relativamente rapido.

candidatura spontanea

In questo senso l’applicazione della semantica può dunque rappresentare un valore aggiunto, poiché i software basati sull’analisi del linguaggio consentono al selezionatore di cercare tra un gran numero di candidature impostando di volta in volta le parole chiave legate ai requisiti necessari, senza dover aprire e leggere ciascun curriculum. Nel momento in cui si apre un’esigenza si può quindi semplicemente impostare il software per ricercare tra tutti i CV presenti in azienda, senza dover preimpostare profili o ripartire dalla pubblicazione di un nuovo annuncio.  Altrimenti il tesoro fornito dalle candidature spontanee giunte tramite il sito web rischia di rimanere nascosto mentre proprio lì potrebbe trovarsi il candidato più adatto e motivato per quella posizione.

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