Intervista a Claudio Malossi di Sphera Group
Claudio Malossi è cresciuto professionalmente in un’importante realtà dell’Information Technology dove è entrato come consulente informatico. Nella stessa azienda ha ricoperto successivamente diversi ruoli manageriali come responsabile di team e di aree tecnico-consulenziali finché, nel 2000, gli è stata affidata la Direzione HR. Per 13 anni, come HR Manager, ha curato lo sviluppo delle risorse umane in un’ottica di crescita qualitativa e affinché l’approccio professionale delle persone fosse in linea con la mission aziendale. Da un paio d’anni a questa parte, dopo essere uscito da quella realtà, opera in Sphera Group come Consulente di Direzione. Mette cioè la sua esperienza al servizio delle aziende che hanno delle necessità specifiche in ambito HR e le aiuta a raggiungere gli obiettivi che esse vogliono perseguire. Fedele al motto “People First!” lavora sulle persone perché è grazie alla loro qualità e al loro coinvolgimento che le organizzazioni raggiungono il successo.
Innanzitutto, potresti riassumere brevemente di cosa si occupa Sphera Group?
Sphera Group è una società nata a Bologna oltre 15 anni fa, è attualmente operante su tutto il territorio nazionale e si occupa di consulenza organizzativa e sviluppo risorse umane. L’azienda è strutturata su tre divisioni (Risorse Umane, Finanza e Marketing), con le quali aiuta i propri clienti nel raggiungimento dei loro obiettivi economici e di sviluppo.
Nell’ambito HR quali sono le attività che svolgete?
In base alle esigenze dei nostri clienti cerchiamo di confezionare il vestito su misura per ognuno di loro spaziando dall’analisi organizzativa, all’analisi del potenziale, alla formazione, al coaching, alla ricerca e selezione, al temporary management, alla gestione dei passaggi generazionali, ecc.
La rivoluzione digitale ha inciso profondamente nell’attività di recruiting e selezione: quanto è importante disporre di strumenti informatici adeguati per gestire questi processi?
Dire che è importante è riduttivo. E’ diventato fondamentale disporre di strumenti informatici adeguati. Così come è diventato imprescindibile l’utilizzo dei social.
A proposito di selezione, come giudichi l’esperienza di tester per Opus? Ritieni che ci sia un campo in cui l’archiviazione automatica dei CV è risultata particolarmente utile?
Mi sono prestato molto volentieri a fare da tester per Opus, un po’ per curiosità (volevo saggiare le potenzialità dei motori di ricerca semantici) e un po’ perché contavo, grazie all’utilizzo di questo prodotto, di semplificare e velocizzare alcune attività di recruiting che stavo seguendo. Devo dire che le mie aspettative sono state ampiamente soddisfatte. In particolare, essendo in quel periodo alla ricerca di alcuni profili tecnici in ambito IT, ho potuto isolare molto rapidamente, tra i numerosi CV arrivati, quelli che contenevano le Skills che erano mandatorie per le mie ricerche. Ho quindi ridotto al minimo i tempi normalmente necessari per l’attività di screening. Inoltre, grazie ad Opus, ho poi potuto gestire in modo dinamico ed efficace i vari step della selezione. Credo veramente che sia uno strumento formidabile per i recruiter che si devono districare tra numerosi CV e che devono rapidamente trovare i candidati giusti.